I Grognards di ieri, oggi e di domani

Chi siamo

Attiva dal 2008

L'associazione di softair tra Forlì - Cesena e Ravenna

Siamo un’associazione sportiva dilettantistica fondata nel 2008 da un gruppo di amici.

Da allora abbiamo percorso insieme tanta strada, incontrando centinaia di persone. Abbiamo giocato nelle principali competizioni regionali e nazionali sia a softair che a lasertag.

La nostra è una passione che non morirà mai, vieni a scoprire che cos’è il softair!

Les Grognards soft air team a Forlì Cesena e Ravenna

Excursus storico

Chi furono i veri Grognards

Grognards è il nomignolo affettuoso affibbiato alla Vecchia Guardia di Napoleone Bonaparte, in italiano si potrebbe tradurre con “brontoloni”. 

La Vecchia Guardia era il corpo d’elitè della Grandè Armèe, erano i veterani delle tante guerre napoleoniche, i più fedeli al generale corso. Quando Napoleone voleva dominare il campo e i cuori dei suoi nemici mandava sempre all’attacco i suoi Grognards. 

Questi erano anche un esercito in miniatura composta da vari reparti: i Granatieri, gli Ussari e i Cacciatori. Dal 1805 (anno della riforma dell’esercito francese) fino a Waterloo i Grognards si imposero sui campi di battaglia di tutta Europa.

Proprio a Waterloo la storia ci riporta l’eroica resistenza di alcuni reparti di Grognards. Quando Napoleone decise di giocare l’ultima carta per vincere a Waterloo mandò all’attacco la Vecchia Guardia, che però, per la prima volta fu fermata dai fanti inglesi del duca di Wellington, proprio allora un reparto di granatieri si sacrificò eroicamente per permettere alla Grandè Armèe di ritirarsi ordinatamente.

La leggenda ci racconta che il generale Cambronne, comandante di quell’eroico reparto di granatieri, venne più volte supplicato dai generali inglesi di arrendersi per porre fine all’inutile strage; ma questi, entrando così nella storia, respinse le profferte affermando: “La guardia muore, ma non si arrende”. Il loro sacrificio diede tempo a Napoleone e all’esercito francese di arretrare ordinatamente ed evitare la disfatta.

I Grognards nella leggenda

Nel 1862 Victor Hugo nella prima edizione de ” I Miserabili” scrisse riguardo l’eroica resistenza degli uomini di Cambronne:

“Dire queste parole, e poi morire. Cosa c’è di più grande? Poiché voler morire è morire e non fu colpa sua se quell’uomo, mitragliato, sopravvisse. Colui che ha vinto la battaglia di Waterloo non è Napoleone sconfitto, non è Wellington, che alle quattro ripiega e alle cinque si dispera, non è Blücher che non ha proprio combattuto; colui che ha vinto la battaglia di Waterloo è Cambronne. Poiché fulminare con una tale parola il nemico che vi annienta, vuol dire vincere.

Dare questa risposta alla catastrofe, dire questo al destino, dare questa base al futuro leone, gettar questa ultima battuta in faccia alla pioggia della notte, al muro traditore d’Hougomont, alla strada incassata d’Ohain, al ritardo di Grouchy e all’arrivo di Blücher.

Portare l’ironia nel sepolcro, fare in modo di restar levato sulle punte dopo che si sarà caduti, annegare in due sillabe la coalizione europea, offrire ai re le già note latrine dei cesari, fare dell’ultima delle parole la prima, mescolandovi lo splendore della Francia, chiudere insolentemente Waterloo col martedì grasso, completare Leonida con Rabelais, riassumere questa vittoria in una parola impossibile da ripetere, perdere il campo e conquistare la leggenda, aver dalla sua, dopo quel macello, la maggioranza, è una cosa che raggiunge la grandezza di Eschilo.

La parola di Cambronne fa l’effetto d’una frattura: la frattura di un petto per lo sdegno, l’irruzione dell’agonia che esplode!”

E domani?

continueremo a divertirci insieme!